SOTTOTRACCIA Squadra Speciale Vi.D. - IL PRIMO ROMANZO POLIZIESCO DI EDDY LOVAGLIO. INTERVISTA ALL'AUTRICE



di Laura Bonelli


Regista di opere liriche, organizzatrice di eventi culturali e musicali, ideatrice del Parma International Music Film Festival, uno dei pochi festival cinematografici al mondo dedicati alla colonna sonora, Eddy Lovaglio è una donna poliedrica e creativa. Ha scritto diversi saggi, sopratutto di carattere musicale ma ultimamente si è dedicata alla narrativa. Dopo "Se questo è amore", romanzo di formazione, è la volta del poliziesco. "Sottotraccia - Squadra Speciale Vi. D."  Ambientato nella zona di Parma racconta questi luoghi in modo moderno, lontano dall'immagine tradizionale a cui si è abituati.






Come è nata l'idea di scrivere un poliziesco?

Come la maggior parte delle cose: è un’idea nata per caso. E’ un genere che non ho mai affrontato, ho sempre scritto libri di biografie di cantanti lirici o saggi. Di narrativa avevo scritto solo due romanzi. Durante il lockdown mi sono dedicata alla lettura e alla scrittura, che rimangono sempre le mie più grandi passioni, insieme alla musica. Mi sono accorta che in effetti i libri che più mi attraggono sono i libri gialli e così pure le storie che siano narrate in un libro o in un film. Perciò devo al lockdown la sperimentazione di questo nuovo, per me, genere letterario che è mirato però ad un determinato obiettivo per il quale ho istituito fantasiosamente la “Squadra speciale Vi.D” di cui qui non posso svelare di più perché togliere la suspense ai lettori.


Per raccontare le indagini a chi ti sei ispirata? Hai consultato qualcuno "del mestiere"?

In realtà sono figlia di un carabiniere e si può dire che ho passato la vita in caserma anch’io. Conosco l’ambiente, anche se ora le cose si sono evolute e sono cambiate, e fin da ragazza mi appassionava il Lombroso e le sue teorie. Pertanto ho sempre seguito in un certo senso tutto ciò che riguarda questo settore. Come giornalista mi sono occupata di diverse inchieste ed anche questo mi ha aiutato a calarmi in determinate indagini. In realtà questo libro è stato anche un omaggio a mio padre che nel 2021 avrebbe compiuto cento anni, tant’è che il libro l’ho dedicato a lui.






Parma by night di Andrea Bellicchi


Oltre alla narrazione della trama nel libro sono raccontati i luoghi: Parma e la bassa. Perché hai scelto questa ambientazione?

Ho sempre pensato che per coinvolgere il lettore si debbano scrivere situazioni o luoghi che si conoscono. Scrivere una storia ambientata a San Francisco, ad esempio, senza essere mai stati a San Francisco, non credo possa essere credibile ed il lettore lo percepisce. La bassa parmense è una terra che conosco, è la terra in cui vivo, e mi risulta facile stendere nero su bianco tutte le affascinanti sfaccettature di questo luogo, le tradizioni, l’enogastronomia, tutto ciò che c’è di positivo e di negativo in questo “mondo piccolo” come lo definiva Guareschi. Il libro sta riscuotendo molto successo anche per questi aspetti e si è creata una sorta di aspettativa per il seguito del libro, poiché l’intenzione è quella di farne una serie. Quando ho creato il protagonista (dedicato a mio padre), e cioè il maresciallo Savino Lorusso, non pensavo che potesse riscuotere così successo tanto da creare un’aspettativa per i libri che seguiranno. Nel libro c’è l’antagonista di Lorusso, un tenente donna di nome Manuela Balducci, e come sempre avviene ora dovrò cercare di capire chi di loro far prevalere.


Il libro è uno spaccato della società attuale, in cui si intersecano culture differenti, gli aspetti tradizionali della zona parmense e gli influssi degli immigrati...

Si intersecano culture differenti perché deve essere proprio uno spaccato dell’attuale società, con pregi e difetti, con le problematiche sociali che ci troviamo ad affrontare tutti i giorni. Tra l’altro nel libro faccio riferimento anche a fatti realmente accaduti dei quali mi sono occupata anni fa in veste di giornalista e credo che questo possa offrire al lettore quel qualcosa in più che riesce a calarlo nella realtà.


Questo è il primo romanzo di una serie. È già in cantiere il secondo libro?

Il secondo libro è già in cantiere, anzi è quasi finito nel canovaccio ma gli scrittori sono sempre assaliti da mille dubbi e le bozze si leggono e si rileggono più volte ed ogni volta si cambia qualcosa. Credo che nell’arco di sei mesi possa essere pubblicato ed i lettori potranno finalmente scoprire cosa è avvenuto dopo l’ultima pagina di questo libro perché, al di là delle indagini e dei morti ammazzati, c’è anche una storia d’amore che è rimasta in sospeso. Capiremo come andrà a finire nel secondo libro di prossima pubblicazione che si intitolerà “Doppia labbia”.




Eddy Lovaglio

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