REVO MONTESSORI. ELEMENTI RIVOLUZIONARI PER UNA DIDATTICA CHE GUARDA AL FUTURO.

di Laura Bonelli





E' possibile introdurre elementi nuovi nella didattica Montessori? Se lo sono chiesto i fratelli Micaela e Leonardo Bonelli, lei insegnante, lui progettista in 3D e dalla loro collaborazione è nato REVO MONTESSORI, un laboratorio di produzione di materiali educativi per agevolare docenti e familiari di alunni che seguono questo metodo e non solo.

Un'idea innovativa che non mira a stravolgere nulla dei principi montessoriani ma strizza l'occhio al futuro esplorando nuove mete che finora sono rimaste tendenzialmente teoriche.
Li ho incontrati e intervistati  per saperne di più.





Innanzitutto quali sono i punti cardine del metodo Montessori?

Il metodo Montessori accompagna il cammino della crescita del bambino dalla nascita all’età adulta.

Il percorso è strutturato in quattro piani di sviluppo: infanzia (0-6 anni), fanciullezza (6-12anni), adolescenza (12-18 anni) e maturità (18-24 anni). In ogni periodo si formano competenze diverse e maturano parti fondamentali della personalità.

Nell’infanzia si sviluppa il linguaggio grazie alla mente che ha la caratteristica di assorbire facilmente gli stimoli del mondo esterno. La fanciullezza è caratterizzata dall’immaginazione e dal bisogno del bambino di capire la realtà che lo circonda. Nell’adolescenza i ragazzi cercano se stessi e sviluppano le loro competenze sociali. Infine la maturità dell’adulto è il momento della responsabilità e del ruolo attivo nella costruzione nella società.

I cardini del metodo Montessori sono molti e differenti per ogni specifico pezzo del cammino.

Alcune delle principali peculiarità comuni sono: la cura e la preparazione dell’ambiente, sia familiare sia scolastico, il corretto utilizzo dei materiali e l’autocorrezione. Sono poi molteplici le funzioni degli insegnanti: osservatori, guide preparate ad individualizzare ogni percorso, esperti conoscitori dei materiali Montessori e appassionati studiosi capaci di offrire lezioni brevi e affascinanti che accendano la curiosità dello studente. Una delle caratteristiche fondamentali è sicuramente l’autonomia: “Aiutami a fare da solo” è forse una delle frasi più note di Maria Montessori, ma anche il cardine portante della sua pedagogia.






Che tipo di strumenti si utilizzano in questo tipo di insegnamento?

La metodologia Montessori utilizza numerosi strumenti finalizzati a sviluppare le diverse abilità del bambino e dei ragazzi. Quelli ideati per l’infanzia e fanciullezza sono i materiali di educazione sensoriale, i materiali di vita pratica, e i materiali di sviluppo.

L’educazione sensoriale è il mezzo per lo sviluppo dell’intelligenza e della coscienza, i sensi sono educati attraverso l’ambiente a fare ordine nelle impressioni che fin dalla nascita il bambino riceve dal mondo che lo circonda. Attraverso incastri di cilindri, serie di aste e di prismi, spolette colorate e scatole dei rumori i bambini possono isolare una sensazione alla volta e distinguere le differenze. Possono inoltre appaiare caratteristiche simili facendo associazioni, gradazioni e arricchire il proprio linguaggio.

I materiali di vita pratica soddisfano il grande desiderio di fare da solo. Le bambine e i bambini amano fare esperienze concrete, prendersi cura dell'ambiente in cui vivono e di se stessi. Questi strumenti, e le presentazioni che fanno gli insegnanti montessoriani per indicarne l’uso corretto, permettono al bambino di spolverare, spazzare, lavare in autonomia gli oggetti. Dalle allacciature al giardinaggio sono praticamente infinite le attività che si possono predisporre perché i fanciulli possano mettere a punto movimenti sempre più complessi da fare con il corpo e con le mani.

Maria Montessori chiama la vasta gamma di materiali di sviluppo che preparano alla cultura Psicogrammatica, Psicoaritmetica, Psicogeometria ed Educazione Cosmica. Quest’ultima unisce quegli argomenti che nella didattica tradizionale sono separati nelle discipline come storia, geografia e scienze. Questo materiale non è didattico e la maestra lo utilizza solo in un primo momento di presentazione, non con lo scopo di agevolare le sue parole, ma con l’obiettivo di dare al bambino le indicazioni per poterlo utilizzare affinché possa ricavare da solo il suo percorso d’apprendimento. Ci sono, ad esempio, cassettiere di geometria con incastri in legno dei poligoni, simboli grammaticali mobili, catene di perle da contare e puzzle geografici con gli stati di ogni continente.

Questi strumenti accompagnano i bambini alla conquista della scrittura e della lettura fino all’esplorazione delle leggi che regolano l’aritmetica, la geometria, la grammatica e l’analisi logica.

Seguendo gli interessi osservati nei propri studenti gli insegnanti predispongono costantemente nuove nomenclature, approfondimenti ed esperimenti.

I libri infine sono selezionati e proposti in modo accurato, gestiti nelle classi e nelle scuole Montessori con vere e proprie biblioteche. E’ facile trovare nelle nostre classi bambini e ragazzi che amano la lettura, che si consigliano libri a vicenda e che ogni giorno si ritagliano del tempo per leggere da soli o in gruppo.






Hai ideato con tuo fratello dei materiali didattici innovativi per il metodo Montessori. Di cosa si tratta?

Grazie alla collaborazione con mio fratello Leonardo ho iniziato a progettare e costruire dei materiali che abbiamo definito innovativi perché permettono l’esplorazione di argomenti del sapere che ancora non erano stati resi accessibili ai bambini attraverso la manipolazione. “La mano è l’organo dell’intelligenza” secondo Montessori e non c’è limite agli argomenti che possono essere esplorati dai ragazzi.

Il nostro laboratorio artigianale permette di realizzare oggetti in legno, metallo e plexiglass. La proposta della creazione di un nuovo materiale ci arriva direttamente da maestri, professori, terapisti, educatori, studenti universitari di scienze della formazione e genitori che vogliono realizzare un materiale. Diamo loro una consulenza pedagogica perché il materiale rispetti il più possibile le caratteristiche montessoriane. Disegniamo digitalmente il loro progetto e lo realizziamo nel nostro laboratorio. Infine seguiamo la sperimentazione e l’utilizzo facendo eventuali modifiche dove necessario.






Un esempio di materiale innovativo è il nostro cassetto della nucleosintesi stellare. Attraverso la manipolazione dei tasselli degli elementi che formano una stella i ragazzi possono iniziare ad interessarsi alla chimica e alla geografia astronomica. Ricostruendo dal nucleo ferroso all’idrogeno la disposizione della materia di cui è fatto l’Universo, possono ricostruire una stella aiutandosi con l’autocorrezione inserita nel materiale stesso.



Quale nome avete scelto per la vostra attività e quali scopi desiderate realizzare?

Abbiamo chiamato Revo_Montessori il nostro sito e la nostra pagina Instagram unendo Revolution, da cui Revo, a Montessori perché il nostro progetto vorrebbe proprio rivoluzionare un po’ alcuni campi di applicazione di questo metodo. Prima di tutto aiutando i docenti delle ultime classi della scuola primaria e i professori della secondaria di primo grado (le medie) a ideare e realizzare i loro materiali, poi vorremmo che i nostri contatti social diventassero dei luoghi di condivisione tra specialisti e famiglie. Uno spazio in cui il mondo Montessori si racconti con chiarezza e si confronti per affrontare le nuove sfide educative.






Questi materiali sono consoni anche per altri metodi di insegnamento?

I nostri materiali e il nostro supporto non sono legati solo al mondo Montessori, sosteniamo e realizziamo anche oggetti per classi tradizionali e molte delle nostre proposte sono fruibili anche in famiglia.



Dove si possono trovare questi giochi e strumenti?


Questi strumenti che accompagnano il bambino nel cammino della crescita si possono trovare sulle nostre pagine social:


@revo_montessori
Fb https://www.facebook.com/Revo_Montessori-100516995861396

www.studiorevo.it/revo-montessori/






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