“ATTILA” TRIONFA A BUSSETO



NELL’ANNO DEL CENTENARIO DI CARLO BERGONZI, L’ACCADEMIA INTITOLATA A SUO NOME HA MESSO IN SCENA L’OPERA VERDIANA DOMENICA 26 MAGGIO AL TEATRO VERDI DI BUSSETO





L’Accademia Verdiana intitolata al grande tenore Bussetano, per le celebrazioni del centenario della sua nascita, ha preparato i migliori allievi per la produzione di Attila, opera composta nel 1846 dopo che il Maestro Verdi aveva riscosso successi con Nabucco, Ernani, I due Foscari e Giovanna d’Arco, ma considerata una delle opere giovanili di Verdi sebbene già sia fortemente presente il genio compositivo del Verdi guerriero. Opera impegnativa e non facile da allestire poiché richiede voci potenti e sicure.

La recita si è svolta al Teatro Verdi di Busseto domenica 26 maggio, sotto la direzione del Maestro Simone Maria Marziali e la regia di Eddy Lovaglio, alla presenza di un folto pubblico registrando così il sold out.





Dal punto di vista vocale i giovani cantanti dell’accademia si sono preparati sotto la guida del M° Roberto Aronica e del M° Simone Maria Marziali. Nel cast il basso ucraino Volodymyr Morozov nel ruolo di Attila, Marianna Mappa nel ruolo di Odabella, un soprano di grande talento che sta già facendo carriera, il baritono Stavros Mantis nel ruolo di Ezio, il tenore Michal Blocki nel ruolo di Foresto, ruolo che venne interpretato da Carlo Bergonzi e di cui si può ascoltare la registrazione. Hanno completato il cast il tenore Ino Klasan nel ruolo di Uldino, il basso Paolo Breda Bulgherini nel ruolo di Papa Leone, la Corale San Rocco diretta da Marialuce Monari.

Applausi e ovazioni durante tutta l’opera per tutti i cantanti che in egual modo hanno riscosso il consenso del pubblico, ovazioni per il direttore d’orchestra M° Simone Maria Marziali che ha riscosso un successo personale insieme a Eddy Lovaglio che ha proposto una regia efficace e scenograficamente coinvolgente, nel rispetto della tradizione pur inserendo rimandi all’attualità che ancora una volta ci presenta guerre, occupazioni, distruzioni e morte.




Volodymyr Morozov, di soli ventotto anni, ha dimostrato grande personalità scenica e doti vocali che gli hanno permesso di affrontare un personaggio impegnativo come “Attila” (che abitualmente si affronta nella maturità vocale) e per lui si prospetta una brillante carriera così come per Marianna Mappa, dalla voce potente e sicura, con grande personalità scenica si è addentrata nel personaggio di “Odabella” conquistando il pubblico; il baritono Stavros Mantis nel ruolo di “Ezio”, generale romano, ha una voce possente ed una grande padronanza del palcoscenico unitamente ad una perfetta dizione, ovazioni anche per lui ai saluti finali. Un “Foresto” interpretato dal tenore polacco Michal Blocki che ha sfoggiato generosamente i “do” nonostante la visibile emozione del debutto. Una bella presenza scenica quella di Paolo Breda Bulgherini nel ruolo di “Papa Leone” convincente nella scena e nell’interpretazione vocale. Bene anche per Ino Klasan nel ruolo dello schiavo d’Attila. Ogni ruolo ed ogni artista ha dato il meglio di sé insieme alla Corale San Rocco, alla direzione d’orchestra e alla regia. Non ci sono stati punti deboli o forzature e ciò ha determinato il trionfo di questo “Attila” che non dimenticheremo facilmente.


Foto di Doriano Donati

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