L’Accademia Verdiana Carlo Bergonzi chiude il 2024 con un altro successo: La Rondine di G. Puccini

 



L’Accademia Verdiana Carlo Bergonzi ha scelto la sera di Santa Lucia, venerdì 13 dicembre, per chiudere l’anno accademico con una recita al teatro Verdi di Busseto dedicata al centenario della morte di Giacomo Puccini rappresentando una delle sue opere meno conosciute ma di poetica bellezza: “La Rondine”. Il direttore artistico dell’accademia, M° Simone Maria Marziali, che ha diretto magistralmente l’orchestra “Cantieri d’arte”, ha voluto iniziare dedicando questa “Rondine” a Marco Bergonzi, le sue parole commosse dal podio hanno suscitato un sentito applauso da parte di tutto il pubblico. 




L’opera, considerata la “Traviata” Pucciniana, può apparire “leggera” come la melodia del valzer che di tanto in tanto l’accompagna ma in realtà presenta diverse difficoltà, soprattutto per la protagonista, Magda, qui interpretata dal soprano georgiano Khatia Jikidze che ha riscosso un successo personale, la sua voce vellutata ha emozionato per emissione ed interpretazione, insieme al coprotagonista maschile, il tenore Alessandro Fiocchetti, nel ruolo di Ruggero. Coinvolgenti nell’interpretazione di quella passione amorosa che richiede la partitura di “Rondine” e che si riscontra nella maggior parte delle opere di Puccini. Il soprano Goeun Lee ha interpretato con spumeggiante ironia il ruolo di Lisette, cameriera di Magda e amante del poeta Prunier, interpretato da Gaetano Amore, tenore di talento. Paolo Breda Bulgherini ha interpretato Rambaldo con nobile movenza scenica. I soprani Valentina Saccone (Yvette), Alice Parente (Bianca) e Yujing Chen (Suzy), hanno reso brillante il primo atto sia per doti vocali che interpretative. Ha completato il cast il soprano Zimeng Zeng che ha vestito i panni della cameriera nel secondo atto cantando l’aria finale con dolcezza e raffinatezza. La maggior parte dei cantanti era al loro debutto in palcoscenico perciò il lavoro di preparazione svolto in accademia dal M° Marziali e Cristina Ferri è stato veramente importante per avere raggiunto questo eccellente risultato. 




Successo anche per il coro dell’accademia diretto dal M° Gregorio Pedrini che ha riscosso un grande apprezzamento, un coro nato per questa occasione ma che sicuramente riascolteremo presto in altre produzioni. 

L’allestimento, con la regia di Eddy Lovaglio, si è ispirato al Novecento secondo quanto previsto dalla partitura: lo stile elegante della Parigi degli anni Venti, i dipinti di Gustav Klimt, i quadri di Toulouse Lautrec, il mare di Nizza, l’atmosfera frizzante del secondo atto e drammatica del terzo atto, sottolineate dal gioco di luci e di proiezioni, hanno coinvolto gli spettatori e reso al meglio questa perla Pucciniana che ha ottenuto applausi ed ovazioni finali per tutti gli artisti. 





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