’ECLETTISMO DI CLAUDIO SPATTINI". Inaugurazione della mostra alla SPACE GALLERY di MODENA – 10 MAGGIO – ORE 18.00
di Anna Lasorella
Sabato 10 maggio, presso la galleria d’arte Space Gallery di Modena (via Mario Bonacini 11, alle ore 18.00) si terrà l’inaugurazione della mostra “L’eclettismo di CLAUDIO SPATTINI, pittore del Novecento”, curata da Eddy Lovaglio.
La mostra racconta l'opera di Claudio Spattini, uno degli esponenti più significativi della cultura e dell’arte pittorica italiana del Novecento. L’artista, scomparso nel 2010, nasce a Modena nel 1922 e nell’immediato dopoguerra si iscrive all’Accademia di Bologna, docenti Virgilio Guidi e Giorgio Morandi. Con le sue mostre personali, prima del conflitto bellico, diviene subito un pittore affermato, dialoga con Modigliani e con la Scuola Romana, soprattutto con Mario Mafai. Poi, nel dopoguerra, matura un consapevole rapporto con Matisse e col paesaggio di Cézanne, Carrà e Tosi, ma anche con il Picasso del Cubismo sintetico che gli appare un punto di riferimento e lo aiuta a comporre nuove immagini di natura morta come anche di figure negli interni.
Il suo linguaggio pittorico, dunque, è influenzato dalle grandi correnti artistiche del Novecento e le sue opere raccontano un percorso di ricerca, fatto di sperimentazioni, che vede la fusione tra tradizione e innovazione, nel figurativo così come nella pittura astratta; i suoi dipinti estremamente materici hanno una straordinaria capacità di sintesi tra forma e colore, dotato di una raffinatezza che lo contraddistingue e che lo porta a creare ogni volta sulla tela un vero e proprio capolavoro.
Claudio Spattini si traferì a Parma negli anni Cinquanta e ad introdurlo nei circoli culturali di Parma fu Carlo Mattioli, anch’egli modenese di nascita, e sempre a Parma incontra Amerigo Gabba, già conosciuto ai tempi dell'Accademia di Bologna, che diventerà il suo collega e amico più caro.
A Parma, nell'aprile 1965, partecipa alla mostra, "l’Avvio per una Galleria d'Arte Moderna - VIII Settimana dei Musei Italiani", un'esposizione inaugurale della sala d'arte contemporanea della Galleria Nazionale. Il catalogo riporta al n. 27 la sua opera "Conchiglie" del 1965, olio sabbiato su tela 60x80cm scelta dall'allora Soprintendente Augusta Ghidiglia Quintavalle. Il dipinto si trova tuttora alla Galleria Nazionale.
Claudio Spattini ha fatto parte dell'Associazione Parmense Artisti con Proferio Grossi presidente e Gabba e Spattini consiglieri. Nel 1994 è stato nominato membro dell'Accademia di Belle Arti di Parma.
Il suo studio di Strada Felice Cavallotti 29 è rimasto inalterato da quando era ancora in vita: vi restano i dipinti, monotipi, chine, disegni, tempere e acquerelli, gli oggetti (bottiglie, tazze, vasi, conchiglie, pigne, pennelli), sul cavalletto la sua ultima natura morta, incompiuta.
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