NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA DI FABIO BEDINI E ALESSANDRO MAURO
di Laura Bonelli
Pezzetti di Roma in qualche foto, poche parole e tanti passi.
Questo il sottotitolo di Negli occhi di chi guarda di Fabio Bedini e Alessandro Mauro (Edizioni il Lupo). Bedini, autore delle fotografie, coglie dettagli quotidiani trovando connessioni e significati attraverso punti di vista originali e silenziosi, mai altisonanti. Mauro accompagna le immagini con parole di riflessione, poetiche, ironiche, ricordando che questo mondo è tridimensionale e che la profondità è un metro di misura che dovremmo tenere sempre presente. Il risultato finale è un racconto della capitale all’insegna della lentezza ma anche uno strumento importante per guardare la vita.
Se ci soffermiamo a osservare quello che ci circonda non in modo distratto ma con il desiderio di scoprire un significato personale nelle tante immagini che attraversano le nostre giornate, possiamo avere la possibilità di conoscere qualcosa in più di noi stessi e del luogo in cui viviamo. Metafore e simboli ci circondano negli oggetti di uso comune, nei paesaggi, nelle costruzioni urbane. E tutto ciò è possibile solo in base agli occhi di chi guarda...
Un libro da leggere solo per il piacere di avere un’immagine diversa di Roma oppure da usare
come guida. Non solo della città, ma come suggerimento per sviluppare in sé un’attenzione
diversa per uscire da quegli schemi mentali che rendono limitata la nostra esistenza.
Gli autori:
Alessandro Mauro (Roma, 1965)
Scrive per mestiere da qualche decennio: articoli, testi pubblicitari e altro. Quando non scrive, rivede scritti altrui. È l’autore di Se Roma è fatta a scale (Exòrma Edizioni, 2016), Basilio. Racconti di gioventù assoluta (Augh!, 2019), Di questa doppia Roma (Exòrma Edizioni, 2024).
Fabio Bedini (Roma, 1959)
Passa la metà della sua vita in Africa come cooperante internazionale, ma gli è rimasto il mal di Roma. Usa la fotografia come scusa per esplorare. Fa foto per divertimento e si considera poco più di un principiante. Ha all’attivo una raccolta fotografica intitolata Scorci di Cupolone.
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