THE CONJURING - IL RITO FINALE. LA RECENSIONE
di Accursio Soldano
Sarà che scrivere una sceneggiatura partendo da una storia vera facilita il compito, sarà che negli ultimi anni i cosiddetti film horror sembravano pellicole per adolescenti, senza suspense, senza brividi e con ritmi veramente lenti, film da vietare agli spettatori che hanno superato i 60 anni e quindi abituati a “soffrire” in sala con ben altri mostri o ritmi incalzanti di storie che tenevano incollati alla poltrona del cinema trattenendo il fiato, cercando di non fare rumore guardando il vicino di sedia con sguardo terrorizzato, sarà che l'esorcista era più credibile ieri sarà che vediamo quotidianamente tanti orrori che oggi, per riavere quel brivido che ci correva lungo la schiena ci vuole ben altro che un profondo rosso, ma diciamocelo, nella maggior parte dei casi, oggi, alla visione di un film classificato horror, ci si annoia da morire, ci si fa i selfie con la fidanzata e si chiacchiera col vicino di sedia rompendo le palle a chi vuol vedersi il film in silenzio (come dovrebbe essere). Detto questo, il nuovo capitolo di “The Conjuring - Il rito finale” ci riporta un po' di sano brivido, quel tanto che basta a non rimpiangere il costo del biglietto.
Come da tradizione per la saga, Anche questa volta, così come per le pellicole precedenti, ad ispirare la storia è un caso di possessione realmente avvenuto e documentato dai coniugi Edward Warren e Lorraine Moran i due investigatori del paranormale realmente esistiti.
Il film, diretto da Michal Chaves, per la quarta volta dietro la macchina da presa nel franchise racconta il caso della famiglia Smurl nella cui casa a West Pittston tra il 1974 e 1988 si pensava che abitasse un demone. I Warren che si recarono sul posto affermarono che la casa era infestata da tre spiriti.
I primi eventi iniziarono a verificarsi nel 1974 e nel breve tempo di tre anni la casa era completamente infestata e bisognava correre ai ripari. Ovviamente non vi diremo cosa accadrà.
Insomma, siccome non vogliamo spoilerare il film, per chi volesse andare al cinema preparato, può leggere la storia e comprare “The Haunted” il libro scritto proprio dai coniugi Warren, mentre per chi ama le storie paranormali, questo film, malgrado una prima quasi interminabile ora di “preparazione” non deluderà.




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