I TEMPLARI LUNGO LA VIA EMILIA OCCIDENTALE DI ALBERTO CAVAZZOLI

 

di Laura Bonelli




I cavalieri del tempio di Gerusalemme, conosciuti come Templari lasciarono segni tangibili del loro passaggio in Italia. Furono un ordine guerriero che affiancava la lotta interiore con il compito di mantenere l'incolumità dei pellegrini europei diretti in Terrasanta, si dedicarono ad attività agricole e finanziarie acquisendo un significativo potere. 

Alberto Cavazzoli nel suo saggio I templari lungo la Via Emilia - storie e leggende (CN Casa Nuvolari) segue le tracce del loro percorso da Piacenza a Bologna attraverso splendide abbazie e resti di magioni e ospitali, a ricordare che questo ordine cavalleresco visse momenti di gloria e approvazione per circa duecento anni, prima di essere accusato di eresia.  Moltissimi morirono arsi vivi sul rogo dopo essere stati  arrestati,  incriminati per aver rinnegato la fede cristiana ed essersi abbandonati a pratiche illecite.

Tra le strutture architettoniche esistenti colpiscono due veri gioielli in provincia di Parma: la splendida abbazia di Fontevivo che contiene la lastra sepolcrale del cavaliere templare Guido Pallavicino e la chiesa dedicata a San Tommaso Beckett in località Cabriolo, nei pressi di Fidenza.

Un saggio agile con informazioni storiche e leggende, piacevole alla lettura che arricchisce di dettagli la lunga storia della strada iniziata nel 187 a.C. dal console romano Marco Emilio Lepido che porta ancora il suo nome: la Via Emilia.

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