ARMIRIA, O DELLA GRAVE BELLEZZA
di Bruno Pompili Lita Cabellut, Dawn (2022 ) Non troverete mai il mio nome né su pietra di templi o di tombe né su stipiti di duro legno o archi di case illustri o dimesse né su pergamene caprine o tessiture colorate né grigie né confuse o ammonticchiate nei ricordi, perché non sono stata amata ma solo molto ammirata. Gli dei e gli eroi mi volevano, ma c’era un ostacolo invisibile opposto dalla mia ritrosia esigente come un duro no del destino. Io ero diversa dalla mia bellezza perché questa diveniva subito una immagine quando venivo guardata ed ero rapidamente una che non c’è. Come una apparizione: così ho sentito dire di me. Non c’è il mio nome in nessun libro di storie arcaiche e sarei sorpresa che qualcuno m’abbia mai visto in pagine girate con costanza dal vento che nulla alla fine mai nasconde. Ero seduta sulla riva del mare, quel mare, quello da cui era emersa con sconvolte e insieme quiete onde di tenera tempesta la travolgente luce dell’impronunciabile Afrodite. Sì, a lungo ne...